Introduzione: Un Divieto Semplice che Diventa Violenza
Immaginate di essere un infermiere del 118, concentrato a garantire sicurezza e pronto soccorso. Nel vano sanitario dell’ambulanza, ricordate al paziente una regola chiara: «Non si fuma in ambulanza». Ma quello che sembrava un promemoria di buon senso ha scatenato una reazione inaspettata: un giovane paziente ha reagito con violenza, colpendovi con pugni al volto e al collo.

Questa vicenda, avvenuta recentemente a Bari, non è solo un’aggressione: è un’allerta sul pericolo che affrontano ogni giorno gli operatori sanitari, la fragilità di un gesto quotidiano e la necessità urgente di protezione.
1. La Dinamica dell’Accaduto
Cosa è successa
Un infermiere del 118 in servizio nell’ambulanza diretta all’ospedale San Paolo di Bari ha impedito ad un paziente di fumare a bordo, appellandosi a ragioni igienico-sanitarie.
Il paziente, un 25enne ospite del CARA di Bari-Palese, ha reagito con rabbia, sferrando pugni al volto e al collo dell’operatore.
Erano presenti, a scorta dell’ambulanza, militari della Guardia di Finanza che hanno immediatamente contenuto l’aggressore, evitando conseguenze più gravi.

Giunti in ospedale, l’infermiere è stato medicato e costretto a interrompere il turno. Lo stesso, con ogni probabilità, presenterà denuncia.
2. Confronto con Altri Episodi di Violenza Sanitaria
L’episodio non è isolato. Negli ultimi anni, operatori sanitari sono stati aggrediti fisicamente anche in altre occasioni:
| Data | Luogo | Circostanza | Conseguenze |
|---|---|---|---|
| Ago 2024 | Bari – San Paolo | Paziente rifiuta pronto soccorso | Infermiere colpito al volto, 5 giorni di prognosi (ANSA.it, La Gazzetta del Mezzogiorno) |
| Dic 2024 | Policlinico Bari | Paziente alterato da droghe/alcol | Infermiere ferito al volto e a una guardia giurata (ANSA.it) |
| Ago 2025 | Ambulanza Bari | Paziente fuma, viene vietato | Pugni al viso, guardia di finanza interviene (ANSA.it, Giornale di Puglia) |
3. Analisi: Perché Un Divieto Ha Scatenato la Violenza?
Contesto psicosociale
Il paziente era ospite di un CARA, dove tensioni, frustrazioni e disagi psicologici sono già a livelli elevati.
(Corriere Bari)
L’ambiente dell’ambulanza, percepito come costrittivo, può amplificare reazioni ostili.
Fattori operativi
Gli operatori del 118 agiscono spesso in condizioni affollate, stressanti, senza protezione fisica.
L’impossibilità di dettare regole minime (“non si fuma”) può trasformare un gesto di cura in un trigger.
Sicurezza del personale
La presenza della Guardia di Finanza ha evitato un esito più grave: l’emergenza è anche gestione della sicurezza.
(ANSA.it, Giornale di Puglia)
4. Testimonianze e Reazioni Ufficiali
Il governatore Michele Emiliano e la dirigenza ASL hanno espresso solidarietà all’infermiere.
La ASL di Bari ha promesso sostegno legale e psicologico all’operatore interessato.
(Nurse24.it, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Il direttore generale Luigi Fruscio ha denunciato l’uso privato improprio dei servizi d’emergenza da parte di alcuni cittadini.
(La Gazzetta del Mezzogiorno, Nurse24.it)
Il presidente dell’Ordine dei Medici, Filippo Anelli, ha sottolineato l’escalation di violenza verso sanitari, anche donne, e l’emergente necessità di tutela.
(Nurse24.it)
5. Riflessione Personale: Tra Regole di Sicurezza e Rispetto Umano
Ricordo un turno notturno in pronto soccorso, quando un paziente arrabbiato ha reagito a un invito gentile. L’ho visto reagire per lo stress e non per cattiveria. Ma la salute pubblica e la sicurezza degli operatori non possono essere messe in secondo piano per il disagio individuale.
L’episodio di Bari ci ricorda che “Non si fuma in ambulanza” non è solo igiene: è sicurezza, cura, dignità. E chi lo ricorda deve essere protetto.
6. Cosa Serve: Proposte Concrete
- Formazione su gestione delle crisi per il personale del 118.
- Presenza costante delle forze dell’ordine nei trasporti d’emergenza in aree a rischio.
- Barriere fisiche leggere (come visiere protettive) tra pazienti e operatori.
- Protocollo giuridico di tutela rapido per chi subisce aggressioni in servizio.
- Campagne di sensibilizzazione per i cittadini sull’importanza del rispetto delle regole nei servizi pubblici.
Conclusione: Un Pugno che Urla una Verità
Quell’unico pugno in ambulanza è il simbolo di un sistema teso, vulnerabile, che richiede riflessione. Non si tratta solo di evitare il fumo: si tratta di garantire rispetto, sicurezza e valore al lavoro di chi cura. E chi sfida regole semplici per rabbia o per bisogno dovrebbe trovare chi ascolti, non chi ferisca.
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